Consigli serie Netflix: Chiamatemi Anna contro ogni chiusura mentale ( recensione seconda serie nospoiler)
L'ho finita in un giorno e mezzo.
Ho amato la prima serie, adorato la seconda. Ottima qualità di immagine, curata nei dettagli e impreziosita da piccoli particolari rupestri. Anna apre il cuore della gente con il suo modo di fare a volte un pò fastidioso ma tanto coinvolgente. Bravi gli attori, tutti, nessuno escluso. Il cast di questa serie è sorprendentemente capace e all'altezza dell'emotività richiesta dagli eventi. La seconda parte è incentrata sulla crescita dei ragazzi, perciò si fanno più dure le responsabilità, anche se succedono meno cose brutte rispetto alla prima e menomale direi, un pò di respiro o sarebbe stata da suicidio. Quello sui cui centra la trama è il valore della diversità, a partire dall'amore lesbo, gay, all'amicizia, razzismo, al bene fraterno e all'importanza della cultura innovativa. Ci insegna quanto sia sbagliato restare nella propria chiusura mentale tra cattiverie e pettegolezzi. Anche qui il bullismo è di casa, come sempre ignoranti ragazzini viziati prendono di mira chi è diverso. Altro aspetto importante è l'emancipazione femminile. Si capisce e si cresce sul fatto che una donna non debba essere per forza sposata per sentirsi realizzata ma che può crescere con lo studio e diventare qualcuna da sola. Davvero una bella serie sotto tutti i punti di vista. Ottima regia. Colonna sonora folk molto piacevole, si fa più accattivante durante i momenti di cattiveria e disperazione. Dialoghi mai scontati e profondamente illuminanti. Perché questa serie insegna a tutti, anche a noi grandi e ci dice che la chiusura mentale è pericolosa e distrugge il mondo attorno a noi. Solo con occhi che guardano lontano, sognanti, si può crescere e cambiare e rimanere sempre e solo sé stessi.
VOTO 9.
Una delle serie migliori di Netflix.
PS: a tutti i bulli dedico questa gif.
Consigli film Disney pixar da vedere : COCO - una sorpresa, uno dei più belli ( recensione nospoilers )
Momento di sorprese per me in questi giorni. Dopo aver visto Oceania ho deciso di guardare COCO dell pixar nonostante, ammetto, non mi avesse incuriosito per niente dal trailer. E come me molti altri. Questo accade perchè non a tutti la cultura messicana attira e non è un discorso discriminante. Mentre in Frozen il successo per via della bellezza del ghiaccio era assicurato, Coco ha dovuto fare più fatica anche a causa di trailer e pubblicità di basso tono. E poi ti decidi a guardarlo e.. bum! Sei catturato subito nella sua visione e nei suoi colori sgargianti. Vieni immerso in questa atmosfera magica e tradizionale. Quello che ho accusato mancare un pò a Oceania qui c'è pienamente, ovvero il fattore pianto disperato. Questo film tocca delle corde emotive delicate e molto calde. Sì, ti riscalda il cuore con la sua semplicità. La storia è tutt'altro che scontata e il mondo dei morti è stupendo. Niente atmosfera macabra soltanto tanti sgargianti arancioni in contrasto con blu accesi e rossi. Fotografia eccellente degna della Pixar. Personaggi sviluppati in maniera caratteriale impeccabile nonostante le numerose apparizioni di terziari. Dialoghi commoventi. Musiche tradizionali messicane ma veramente belle, puntano all'intensificazione dei momenti più importanti. Non c'è mai una canzonetta che serve un pò a dare l'effetto musical, ognuna di essa è legata a ravvivare il sentimento di quella precisa scena in cui compare. La trama non è scontata e tutto si capovolge a metà film. Bello.
Quando si parla di capolavoro pixar e grandissima sorpresa, si parla di Coco.
VOTO 10
Consigli film Disney da vedere: OCEANIA vi porta in un mondo colorato (recensione nospoilers )
E alla fine dopo che me lo hanno consigliato un trilione di volte, mi sono deciso a vedere Oceania: uno dei capolavori dello studio Disney entrato ormai nell'olimpo dei classici. Ok, già ho scritto la parola capolavoro, ma attenzione: hanno fatto di meglio. In termini di emozioni intendo. Il film ha una trama ed un contesto molto semplice e questo ai bambini piace. è un viaggio avventuroso pieno di colori e ambientazioni incredibili. La colonna sonora è degna di nota anche se qualche canzone potevano risparmiarsela. Molto bella l'atmosfera tribale, tra cori e leggende. La pecca è che non c'è uno sviluppo sulla parte interiore dei personaggi, mi correggo, c'è ma non è troppo approfondita. Sicuramente per non far annoiare i bimbi. Il ritmo è dinamico, i dialoghi ben costruiti. Manca un villain però, infatti a differenza di tutti i classici Disney qui manca. Devo ammettere che è stato un rischio da parte degli autori perché si dice che un grande protagonista buono è reso tale da quanto l'antagonista sia cattivo. Nonostante ciò però Disney è riuscito nell'impresa e capirete il perché. Ovviamente dare un voto basso ai loro film è un sacrilegio, perciò...
VOTO 8.5
Molto bene no? Da vedere.
GREENPEACE ORGANIZZA LA “PLASTIC FREE WEEK”, EVENTI IN 16 CITTÀ ITALIANE
GREENPEACE ORGANIZZA LA “PLASTIC FREE WEEK”, EVENTI IN 16 CITTÀ ITALIANE
ROMA, 28.06.18 - Greenpeace lancia la “Plastic Free Week”, una serie di eventi pubblici in sedici città italiane, dal 3 all’8 luglio, per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi: l’inquinamento da plastica. Nel corso della settimana saranno in programma numerose iniziative, tra cui la pulizia di spazi verdi pubblici e di alcune spiagge oltre ad aperitivi e pic nic accomunati dall’assenza di plastica monouso.
“Gli eventi in programma durante la “Plastic Free Week” dimostrano come sia possibile fare a meno della plastica monouso durante un aperitivo o un pic nic con gli amici, utilizzando stoviglie riutilizzabili e lavabili” dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace. “Tuttavia, per ottenere un rapido cambiamento che risponda al grave inquinamento dei nostri mari è necessario che le grandi aziende, consapevoli che è impossibile riciclare tutta la plastica, la smettano di inondare il mercato con enormi quantitativi di imballaggi, avviando programmi per la drastica riduzione dei quantitativi di plastica monouso immessi sul mercato” conclude Ungherese.
Come dimostrano dati recenti diffusi da Greenpeace, nel nostro Paese il tasso di riciclo degli imballaggi è cresciuto negli ultimi anni dal 38 per cento del 2014 al 43 per cento del 2017. Ciò tuttavia non ha bilanciato l’aumento del consumo di plastica monouso e le tonnellate di imballaggi non riciclati sono rimaste sostanzialmente invariate dal 2014 (1,292 milioni di tonnellate) al 2017 (1,284 milioni di tonnellate) vanificando, di fatto, gli sforzi e gli investimenti per migliorare e rendere più efficiente il sistema del riciclo. Oggi in Italia, di tutti gli imballaggi in plastica immessi al consumo, circa il 40 per cento, in termini di peso, viene effettivamente riciclato, il 40 per cento invece viene bruciato negli inceneritori e il restante 20 per cento immesso in discarica o disperso nell’ambiente.
Milano, Palermo, Trieste, Bari, Bologna, Firenze e Catania sono solo alcune delle città in cui si svolgeranno gli eventi della “Plastic Free Week”. È possibile ottenere maggiori informazioni sugli eventi e sulle modalità di partecipazione consultando la mappa delle attività in programma (https://bit.ly/2lBCY3K). Nel corso degli eventi sarà promosso Plastic Radar, il servizio lanciato da Greenpeace nelle scorse settimane per segnalare la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge, sui fondali o che galleggiano sulla superficie dei mari italiani. Utilizzando la più comune applicazione di messaggistica istantanea, Whatsapp, al numero di Greenpeace +39 342 3711267 sono già giunte alcune migliaia di segnalazioni e i risultati sono già disponibili in forma aggregata sul sito plasticradar.greenpeace.it.
ROMA, 28.06.18 - Greenpeace lancia la “Plastic Free Week”, una serie di eventi pubblici in sedici città italiane, dal 3 all’8 luglio, per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi: l’inquinamento da plastica. Nel corso della settimana saranno in programma numerose iniziative, tra cui la pulizia di spazi verdi pubblici e di alcune spiagge oltre ad aperitivi e pic nic accomunati dall’assenza di plastica monouso.
“Gli eventi in programma durante la “Plastic Free Week” dimostrano come sia possibile fare a meno della plastica monouso durante un aperitivo o un pic nic con gli amici, utilizzando stoviglie riutilizzabili e lavabili” dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace. “Tuttavia, per ottenere un rapido cambiamento che risponda al grave inquinamento dei nostri mari è necessario che le grandi aziende, consapevoli che è impossibile riciclare tutta la plastica, la smettano di inondare il mercato con enormi quantitativi di imballaggi, avviando programmi per la drastica riduzione dei quantitativi di plastica monouso immessi sul mercato” conclude Ungherese.
Come dimostrano dati recenti diffusi da Greenpeace, nel nostro Paese il tasso di riciclo degli imballaggi è cresciuto negli ultimi anni dal 38 per cento del 2014 al 43 per cento del 2017. Ciò tuttavia non ha bilanciato l’aumento del consumo di plastica monouso e le tonnellate di imballaggi non riciclati sono rimaste sostanzialmente invariate dal 2014 (1,292 milioni di tonnellate) al 2017 (1,284 milioni di tonnellate) vanificando, di fatto, gli sforzi e gli investimenti per migliorare e rendere più efficiente il sistema del riciclo. Oggi in Italia, di tutti gli imballaggi in plastica immessi al consumo, circa il 40 per cento, in termini di peso, viene effettivamente riciclato, il 40 per cento invece viene bruciato negli inceneritori e il restante 20 per cento immesso in discarica o disperso nell’ambiente.
Milano, Palermo, Trieste, Bari, Bologna, Firenze e Catania sono solo alcune delle città in cui si svolgeranno gli eventi della “Plastic Free Week”. È possibile ottenere maggiori informazioni sugli eventi e sulle modalità di partecipazione consultando la mappa delle attività in programma (https://bit.ly/2lBCY3K). Nel corso degli eventi sarà promosso Plastic Radar, il servizio lanciato da Greenpeace nelle scorse settimane per segnalare la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge, sui fondali o che galleggiano sulla superficie dei mari italiani. Utilizzando la più comune applicazione di messaggistica istantanea, Whatsapp, al numero di Greenpeace +39 342 3711267 sono già giunte alcune migliaia di segnalazioni e i risultati sono già disponibili in forma aggregata sul sito plasticradar.greenpeace.it.
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