IN ITALIA UN LOCALE PLASTIC FREE È GIA’ POSSIBILE, ecco perchè:



INDAGINE DI GREENPEACE RIVELA CHE IN ITALIA UN LOCALE PLASTIC FREE È GIA’ POSSIBILE



Roma, 03/08/2018 - Superare l'impiego di alcuni dei più comuni oggetti in plastica usa e getta, uno dei punti in discussione nella recente direttiva europea sulla plastica monouso, è già possibile. Lo rivela un’indagine condotta nelle scorse settimane dai volontari di Greenpeace in 162 bar, pub e caffetterie situati in dieci città italiane: Bari, Bologna, Firenze, Udine, Napoli, Milano, Palermo, Torino, Pisa e Padova. Dall’indagine, somministrata sotto forma di questionario ai gestori dei locali, emerge che il 95 per cento di questi non impiega già piatti usa e getta né in plastica né in altri materiali, il 77 impiega agitatori per cocktail in metallo utilizzabili infinite volte, il 58 non utilizza posate in plastica ma nemmeno in altri materiali monouso e il 13 per cento usa cannucce in metallo lavabili e riutilizzabili.



«Superare l’utilizzo della plastica monouso, e più in generale non ricorrere a prodotti usa e getta, è già una realtà in numerose città italiane», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. «L’Unione Europea e il Ministro Costa non hanno alibi: è possibile già da oggi adottare soluzioni ambiziose che vadano al di là della semplice sostituzione della plastica usa e getta con altri materiali, come carta e bioplastica”.



Nelle scorse settimane Greenpeace, insieme alle altre organizzazioni della coalizione europea “Rethink Plastic Alliance”, ha messo in evidenza, infatti, le varie problematiche ambientali connesse alla sostituzione della plastica monouso con la bioplastica, ribadendo la necessità di prevenire e ridurre la produzione di rifiuti a monte: unica strategia sostenibile a lungo termine.



A parlare sono i fatti. Dall’indagine condotta da Greenpeace, per esempio, emerge che alcuni dei locali italiani hanno già adottato una strategia “rifiuti zero”, come il caso di Lortica a Bologna che, oltre a dare la possibilità ai clienti di riempire gratuitamente le proprie borracce per l’acqua, sceglie per i propri acquisti principalmente alimenti sfusi, riducendo al minimo il ricorso al packaging indipendentemente dal materiale di cui è composto. L’Ex Asilo Filangieri a Napoli utilizza per la birra solo bicchieri in plastica non monouso, lavabili e riutilizzabili, con l'applicazione di un deposito cauzionale di 50 centesimi di euro che vengono restituiti alla riconsegna del bicchiere. Il locale Sabir di Palermo, poi, ha sostituito le cannucce in plastica monouso con quelle in rame, che possono essere lavate ed utilizzate infinite volte.



Se da un lato molti locali hanno deciso di abbandonare la plastica monouso è necessario sottolineare come, nel corso dell’indagine, siano emerse numerose criticità soprattutto riguardo le bottiglie in plastica usa e getta per l'acqua minerale. Infatti, di tutti i locali in cui sono state condotte le interviste, solo il 15 per cento adotta per l’acqua imballaggi e sistemi alternativi di distribuzione: sinonimo inequivocabile che per questi prodotti le aziende forniscono, sia ai gestori dei locali che ai consumatori, poche alternative alla plastica tradizionale.



«Se vogliamo salvare i mari dalla plastica è necessario che e i grandi marchi degli alimenti e delle bevande, che immettono sul mercato grandi volumi di plastica monouso, facciano la loro parte e si assumano le loro responsabilità. Queste aziende sanno benissimo che è impossibile riciclare tutta questa plastica. Per questo, insieme ad oltre un milione di persone che hanno aderito al nostro appello, chiediamo loro di ridurre drasticamente l’utilizzo di contenitori e imballaggi in plastica monouso», conclude Ungherese.

Casa surace feat. Greenpeace nel video: domande agli italiani sulla plastica.




CASA SURACE E GREENPEACE INSIEME CONTRO LA PLASTICA USA E GETTA
ROMA, 01.08.18 - Come ridurre l’utilizzo della plastica monouso e combattere l’inquinamento da questo materiale nei nostri mari? Lo spiega con ironia un nuovo video diffuso oggi da Casa Surace, realizzato in collaborazione con Greenpeace Italia. Pochi minuti per spiegare in modo originale come si possa fare a meno di oggetti in plastica - bicchieri, piatti, posate, cannucce - che vengono utilizzati soltanto per pochi minuti, ma che in realtà hanno un impatto devastante e duraturo sull’ambiente.
«Siamo molto contenti della collaborazione con Casa Surace, il loro video risponde con semplicità e intelligenza ai dubbi più comuni sulla plastica monouso, e dimostra come sia possibile sostituirla nella nostra vita quotidiana», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia. «Nonostante infatti si parli sempre più spesso dell’inquinamento da plastica usa e getta, c’è bisogno di soluzioni, anche semplici, che evitino un peggioramento del fenomeno», conclude.

Ocean's 8 è INCOMMENTABILE: come fare un film di merda con grandi attrici sprecate ( recensione malvagia senza spoiler)


Prima di partire con la demolizione di questa assurda pellicola, ironizzo un pò.
Il film si spiega con delle semplici gif animate:
come dialoghi a volte insulsi:

e questa reazione da parte dello spettatore che si aspettava grandi cose:

 realizzando il fatto che il regista e tutti coloro che hanno lavorato a questo film hanno fatto con quel budget un buco nell'acqua.

 Già perchè proprio di buco si parla, profondo e nero. Nel finale la sala è rimasta tutta un pò: "ma che cazz? Tutto qui?". E infatti il film non soddisfa le aspettative, pare fatto da un principiante, anzi, ammettiamo che c'è gente sconosciuta là fuori che scrive sceneggiature molto meglio. La professionalità degli sceneggiatori è andata a scemare dopo i primi cinque minuti. Ci sono delle idiozie su come rubare quella maledetta collana che non sono giustificabili neanche con la fantasia se attualizzate in un film d'azione. La storia è spicciola, banale, scritta coi piedi e con dialoghi non esilaranti. La profondità e la caratterizzazione dei personaggi è pari a zero e questo è INCONCEPIBILE se si ha a disposizione un cast con le attrici più brave e famose (apparte 2 e Rihanna) e mi chiedo come sia stato possibile questo scempio. Il film è leggero e si lascia guardare ma non è da guardare al cinema, aspettate che Netflix lo carichi in futuro o andate a vedervelo in streaming, non buttate i soldi per piacere. Ocean's 8 è pura spazzatura nonsense dove tutto pare lasciato al caso e molto semplice. Le difficoltà stanno a 0. Peccato, peccato, peccato. I protagonisti non sono mai credibili nonostante la bravura nel recitare. C'è proprio un difetto che nasce dal principio addirittura prima di girare il film, perché se la storia e le idee sono una merda e senza senso viceversa anche la pellicola sarà così. Ripeto anche una cosa sul montaggio delle scene: è assurdo. Si passa tra una scena all'altra a volte in modo frettoloso e spiazzante e la fotografia è di una normalità imbarazzante, niente di che. Questo film è un vero e proprio scherzo. Unica scelta giusta? Far stare zitta RIhanna il più possibile che non ci diceva un cazzo con il ruolo da sfattona truccata da popstar. Tutto il resto è un grosso bluff che attira gli spettatori a guardare un film che poteva essere grandioso con questo cast. Cate Blanchett poi è bellissima. Ecco unico punto forte del film: i look, makeup e capelli.  Per tutto il resto con il mio voto sarò estremamente cattivo questa volta solo per il semplice fatto che girare un film di merda con queste icone del cinema richiede davvero un bell'impegno.

VOTO 3


ok, è il momento di massacrare la sesta serie di Orange is the new black con la mia recensione senza spoiler (netflix)


Il brutto delle serie è l'attesa  che molto spesso non viene ripagata. Già perchè un anno per attendere questa inutile sesta stagione è stato troppo. Sarebbe stato meglio fosse conclusa prima che si rovinasse. Per cominciare questa serie ha preso il registro della terza: tempi lenti, trama noiosa. La sceneggiatura trasandata ha mischiato personaggi vecchi e nuovi senza i dovuti approfondiementi caratteriali. Persino i flashback (tranne uno) sono tutti inutili e senza un filo logico per l'episodio. Niente viene concluso, tutto lasciato al caso e cosa che nell'universo series non fa mai bene. Nonostante avessero avuto tanti buoni propositi per la storia, è stato scelto di seguire la strada peggiore e perciò quella più soporifera. Gli episodi infatti non hanno alcun picco di emotività, non c'è musica che provoca tensione, non succede niente di davvero interessante. Ovvero, mi corrego, poteva essere molto interessante se scritta, gestita, post prodotta meglio. Devo dire che è davvero una delusione. Ho fatto fatica a finire di guardarla ed è un peccato perchè tranne la terza le altre erano davvero molto belle. Qui si è perso molto e se già i protagonisti in molte scene si annoiavano figuriamoci noi spettatori. Vogliamo parlare di Piper? La protagonista più inutile e senza carattere della storia dei telefilm. Una rompicoglioni viziata e con la vitalità di un morto che cammina. E per il resto gli altri personaggi forti delle altre stagioni sono rimasti in disparte per tutto il telefilm. Niente caos, niente adrenalina, cattiveria limitata. Ci sono solo poche bullette, storie d'amore lesbo affrettate e non molto logiche, come al solito la droga e poco più.  Le canzoni scelte sono poco d'impatto e non memorabili. Pensavo che ambientare una nuova stagione nel carcere di massima sicurezza avesse potuto incollare lo spettatore allo schermo per via delle difficoltà maggiori che le protagoniste dovevano affrontare.. e invece un noia mortale. Sesta serie inutile e spero che si concludi tutto con la settima o fa la fine assurda di Grey's anatomy. Mi dispiace ma non vale l'attesa e non è all'altezza del suo nome. 
VOTO 4.5 
alla regia, sceneggiatori, cast, netflix:


TENDENZE FASHION UOMO FW 2018: ANTPITAGORA il leone nero ruggisce nel mondo della moda


Il marchio Antpitagora (nome che mi ha colpito all'istante) si fa notare nell'ambiente della moda maschile con il suo look aggressive che strizza l'occhio a Versace, solo che invece di medusa troviamo la testa di un leone. Il leone sovrasta gli abiti attraendo su di sè molta attenzione anche grazie all'uso di colori scuri per gli indumenti, quali il nero. Le creazioni ammorbidiscono il corpo senza costringerlo. Linea ideale per ragazzi giovani e cool con lo spirito ribelle è un pò dark. Il lato oscuro infatti di questo marchio lo rende davvero affascinante. Molto belle le giacche e i pantaloni e azzeccatissimo il tipo di tessuto usato.
TOP. VOTO 8







Riverdale la serie Netflix: ecco qui i tre migliori makeup e hairstyle delle protagoniste indiscusse di questo teendrama

Un cast femminile mirato e indovinato per questo teen drama. (qui la mia recensione).
Ecco a voi le bellissime protagoniste:

Vince come stile senza ombra di dubbio, la bellissima, inquietante, stronzetta ricca: Cheryl Blossom. Il suo makeup la valorizza tantissimo e i suoi capelli rossi sono davvero bellissimi.


A seguire c'è Veronica Lodge. Anche questa figlia di papà ma molto più sanguigna. Il suo viso buca lo schermo ed è bella, affascinante, accattivante. Il trucco e i capelli sono anche per lei il top e determinano il suo carattere tosto.



E infine la dolcezza di Betty Cooper: nude makeup pulito, valorizza i suoi occhi grandi e buoni. I capelli sono spesso raccolti in una coda alta. Davvero incantevole. La ragazza della porta accanto.





Riverdale 2 - anteprima della seconda serie del teendrama di Netflix - video



è il teendrama del momento e tornerà a vele spiegate con la seconda stagione. Spero non risulti inutile.
Qui la recensione senza spoiler della prima serie.



Consigli serie Netflix estate 2018: Riverdale - recensione nospoilers del teendrama che strizza l'occhio a twin peacks



E questa settimana mi sono guardato l'interessante teenmovie dal titolo Riverdale. Proprio come Twin peacks la serie prende il titolo dal nome del luogo in cui si svolge e ruota attorno inquietanti verità e un omicidio. Ovviamente è proprio un' altra cosa rispetto a TP perché non si parla di misteri mai risolti e avvenimenti soprannaturali, bensì si potrebbe definire un mix eccellente di varie serie quali pretty little liars, tween peacks, the oc. Un prodotto molto gradevole e i personaggi sono costruiti molto bene nel loro lato caratteriale che va di pari passo con quello fisico. La loro caratteristica è ben delineata dal loro aspetto, sofisticato per alcuni, semplice per altri. In questo modo interagiscono tra di loro dando valore ad un gruppo di protagonisti tutti diversi ma legati dagli avvenimenti in corso. C'è da dire che ha dei difetti, certo, ma superiore a molte teenseries e le reazioni dei personaggi sono magnetiche ed intriganti. Insomma coinvolgono. La fotografia patinata è molto bella, pulita. Il make up delle ragazze bellissimo con capelli perfetti. Il look di questa serie non viene mai a meno ed è sempre alto nello standard. Finale a tratti deludente ma ci sarà una seconda serie che speriamo non risulti inutile. Musiche pop carine. C'è molta cattiveria e follia da parte dei genitori adulti che non passano proprio bene a partire dalle madri. Tutti sono un pò schizzati e questo calamita l'attenzione dello spettatore sopravvivendo a numerosi punti morti della trama. Che dire è un buon prodotto.
VOTO 7.


celebro l'arrivo del super bono Cristiano Ronaldo alla Juventus con una gallery fotografica hot in cui mostra il fisico da dio.


L'Italia è letteralmente impazzita per lui, come darle torto. Cristiano Ronaldo oltre ad essere uno dei più influenti calciatori al mondo insieme a David Beckham ha lavorato su sè stesso ed è una macchina di bellezza guadagna soldi. Il mio stipendo lui se lo prende in soli 30 secondi.
Che fisico, che bono.










Striscione in Finlandia durante l'incontro Trump e Putin per combattere il surriscaldamento del pianeta

"riscaldiamo i nostri cuori, non il nostro pianeta.."

GREENPEACE IN AZIONE IN FINLANDIA DURANTE INCONTRO TRA TRUMP E PUTIN, «AGIRE SUBITO PER COMBATTERE I CAMBIAMENTI CLIMATICI»

HELSINKI, 16.07.18 - Questa mattina alcuni attivisti di Greenpeace Nordic hanno aperto ad Helsinki due grandi striscioni sul campanile della chiesa di Kallio, in contemporanea con l’incontro in corso nella capitale finlandese fra Donald Trump e Vladimir Putin. Gli striscioni aperti dagli attivisti recitano un chiaro messaggio rivolto ad entrambi i presidenti: “Riscaldate i nostri cuori, non il nostro Pianeta”.

«I cambiamenti climatici sono la sfida cruciale per la nostra generazione, un fenomeno i cui impatti oggi pesano su tutti noi, mettendo a repentaglio le nostre vite», dichiara Sini Harkki di Greenpeace Nordic. «In tutto il mondo le persone sono determinate a porre fine all’era dei combustibili fossili, è dunque alquanto sconfortante che i presidenti Trump e Putin non ci aiutino in questo».

Mentre Trump spinge per l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima, sono molti gli Stati, le città, le aziende e soprattutto i cittadini statunitensi che vogliono continuare a rispettare gli impegni presi per contrastare i cambiamenti climatici.

L’azione di protesta pacifica è stata portata avanti in collaborazione con la parrocchia di Kallio della Chiesa Evangelica Luterana della Finlandia. Gli attivisti hanno appeso gli striscioni sui due lati di un campanile ben visibile nella città di Helsinki.

«Greenpeace si batte per un mondo di pace, in cui l’ambiente venga protetto», continua Sini Harkki. «Dei veri leader dovrebbero avere come obiettivo primario la tutela del Pianeta, affrontando le minacce globali più urgenti come i cambiamenti climatici, la deforestazione e il sovrasfruttamento senza precedenti dei nostri oceani», conclude.

le compagnie di pesca al Krill hanno forse deciso di proteggere l'oceano antartico?




GREENPEACE: LE PIÙ GRANDI COMPAGNIE DI PESCA AL KRILL SI IMPEGNANO A TUTELARE L'OCEANO ANTARTICO

ROMA, 10.07.18 - La maggior parte delle compagnie che pescano krill in acque antartiche ha accettato la sfida di Greenpeace, annunciando di voler fermare volontariamente questa attività in vaste aree attorno alla Penisola Antartica, tra cui alcune “zone cuscinetto” attorno alle colonie riproduttive dei pinguini, per tutelare la fauna di questa parte di Pianeta. Il krill è un piccolo gamberetto, un elemento chiave delle reti alimentari nell’Oceano Antartico, essendo il cibo di pinguini, foche, balene e altri organismi marini.

Le compagnie di pesca si sono inoltre impegnate a sostenere il processo politico e scientifico volto alla creazione di una grande rete di aree marine protette in Antartide, anche in aree fino ad oggi interessate dalle loro attività. Le compagnie, che rappresentano l’85 percento dell’industria della pesca al krill in Antartide, sono i membri della Association of Responsible Krill (ARK): Aker BioMarine, CNFC, Insung, Pescachile e Rimfrost.

«Oltre un milione e 700 mila persone hanno sostenuto a livello globale la nostra campagna per proteggere l’Oceano Antartico, 80 mila anche in Italia. A loro va il nostro ringraziamento», dichiara Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia. «Questo successo è un passo importante nella giusta direzione, speriamo che presto anche altre aziende rinuncino a pescare il krill in aree così delicate».

Al fianco di Greenpeace nell’azione di tutela dell’Oceano Antartico anche il Premio Oscar Javier Bardem, che è intervenuto ieri sera all’evento organizzato da Greenpeace UK a Cambridge, durante il quale è stato reso pubblico l’annuncio delle compagnie di pesca, in concomitanza con un workshop di esperti che stanno delineando le basi scientifiche per la realizzazione di una rete di aree marine protette in Antartide. Una di queste dovrebbe coprire circa 1,8 milioni di chilometri quadrati nel Mare di Weddell. La decisione finale rispetto alle aree da proteggere verrà presa alla prossima riunione della Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine Viventi dell’Antartide (Commission for the Conservation of Antarctic Marine Living Resources - CCAMLR) che si terrà il prossimo ottobre a Hobart, in Tasmania.